La Luna e il Pesciolino (Ray Kocis) - Tutto Favole (Favole e Fiabe)

C’era una volta, in un piccolo villaggio di pescatori affacciato su una baia cristallina, un giovane pesciolino di nome Azzurro. Azzurro era piccolo, ma molto vivace, con squame che brillavano di una tonalità blu intenso, quasi a rispecchiare le profondità del mare in cui viveva. Ogni giorno, mentre nuotava con i suoi amici tra le alghe e i coralli, sognava di scoprire nuovi mondi oltre l’orizzonte della baia.

Ma Azzurro aveva un segreto: ogni notte, si allontanava silenziosamente dalla sua famiglia per nuotare verso la superficie e ammirare il cielo stellato. Rimaneva incantato dal riflesso argenteo della Luna sul mare, chiedendosi cosa ci fosse oltre quelle luci scintillanti che sembravano danzare sulla superficie dell’acqua. La Luna, con il suo sorriso gentile e la sua luce avvolgente, divenne ben presto la sua migliore amica, anche se loro due non avevano mai parlato.

Una notte, mentre Azzurro osservava la Luna da vicino, la vide tremolare come se fosse triste. Preoccupato, il pesciolino si avvicinò ancora di più alla superficie e sussurrò: “Cara Luna, perché sembri così triste questa sera?”

La Luna, sorpresa da quella voce così dolce, rispose con un sorriso malinconico: “Oh, piccolo pesciolino, non sono triste. Sono solo un po’ sola. Ogni notte illumino il cielo, ma nessuno può raggiungermi. Vedo il mondo intero, ma non posso toccarlo né parlare con nessuno.”

Azzurro rimase in silenzio per un momento, poi disse con entusiasmo: “Ma io posso parlarti! Posso farti compagnia ogni notte, se lo desideri.”

La Luna fu toccata da quelle parole. “Saresti davvero disposto a passare il tuo tempo con me?” chiese.

“Certo!” rispose Azzurro con decisione. “Ti racconterò di tutte le cose meravigliose che vedo nel mare, e tu potrai parlarmi delle stelle e del cielo.”

E così iniziò la loro amicizia. Ogni notte, Azzurro emergeva dalle profondità del mare e raccontava alla Luna le storie del giorno: di come avesse giocato tra le correnti, dei misteriosi relitti che aveva esplorato, e delle creature marine che aveva incontrato. La Luna, a sua volta, narrava delle galassie lontane, delle costellazioni che disegnavano forme nel cielo, e del Sole, il suo compagno di viaggio che però non riusciva mai a vedere di persona.

Passarono i giorni, e l’amicizia tra Azzurro e la Luna si fece sempre più forte. Il pesciolino si rendeva conto di quanto fosse speciale il legame che si era creato. Nonostante fossero così diversi e distanti, trovavano conforto e gioia nel condividere i loro mondi.

Una notte, però, Azzurro si accorse che la Luna sembrava più pallida del solito. La sua luce, solitamente così brillante, era più debole. Preoccupato, il pesciolino chiese: “Luna, stai bene? Sembri più debole questa sera.”

La Luna sospirò e spiegò: “È il ciclo naturale delle cose, piccolo amico mio. Ogni mese, io calo e poi ritorno alla mia pienezza. Tra pochi giorni, non sarò più visibile per alcune notti, ma non preoccuparti, tornerò.”

Azzurro era triste all’idea di non poter vedere la sua amica per un po’, ma cercò di sorridere e rispose: “Ti aspetterò, Luna. E quando tornerai, avrò tante nuove storie da raccontarti.”

E così fu. La Luna scomparve gradualmente, fino a quando Azzurro non poté più vederla nel cielo. Ogni notte, il pesciolino tornava comunque in superficie, sperando di scorgere anche solo un debole bagliore, ma il cielo rimaneva buio. Tuttavia, non perse mai la speranza, ricordando le parole della Luna.

Finalmente, dopo diverse notti, la Luna iniziò a tornare. La sua luce era debole, ma Azzurro la riconobbe immediatamente e si affrettò a salutarla. “Bentornata, Luna! Mi sei mancata così tanto!”

La Luna, felice di rivedere il suo piccolo amico, rispose con un bagliore più intenso: “Anche tu mi sei mancato, Azzurro. Raccontami, cosa hai visto mentre non c’ero?”

E Azzurro iniziò a raccontare delle avventure che aveva vissuto in quei giorni, delle nuove amicizie che aveva fatto e di come avesse scoperto una grotta sottomarina piena di perle scintillanti. La Luna ascoltava, felice di essere di nuovo insieme al suo caro amico.

Gli anni passarono, e Azzurro continuò a crescere, ma non smise mai di nuotare verso la superficie ogni notte per incontrare la sua amica Luna. E anche quando diventò un vecchio pesce, con squame argentee che riflettevano la luce della Luna, non smise mai di cercare il suo bagliore nel cielo.

Alla fine della sua vita, Azzurro si addormentò dolcemente una notte, con la luce della Luna che lo avvolgeva in un abbraccio luminoso. La Luna, triste per la perdita del suo caro amico, trasformò la sua anima in una stella brillante, così che potessero stare insieme per sempre, nel cielo notturno.

E ancora oggi, se guardate il cielo durante una notte limpida, potrete vedere la Luna sorridere accanto a una piccola stella blu. Quella stella è Azzurro, il pesciolino che amava ascoltare le storie della Luna, e che ora brilla al suo fianco per l’eternità.

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