La volpe e l’uva (Esopo) - Tutto Favole

 

La favola della volpe e l’uva è attribuita a Esopo, un famoso favolista dell’antica Grecia. La storia è breve e insegna una lezione morale sul disprezzo di ciò che non possiamo ottenere. Ecco la favola completa:

C’era una volta una volpe affamata che vagava per la campagna alla ricerca di cibo. Dopo un lungo viaggio, la volpe scorse un albero carico di succulente grappoli d’uva. I grappoli erano maturi, succosi e sembravano deliziosi.

La volpe, desiderosa di soddisfare la sua fame, si mise a saltare per raggiungere gli appetitosi grappoli. Tuttavia, ogni volta che cercava di afferrare un grappolo, sembrava sempre appena fuori dalla sua portata. La volpe continuò a saltare, provando con tutte le sue forze, ma i grappoli rimanevano irraggiungibili.

Dopo numerosi tentativi falliti, la volpe, esausta e frustrata, alla fine si arrese. Sospirando, disse: “Queste uve non sono neanche buone. Sicuramente sono aspre e non mi piacerebbero affatto.” Poi, con un’aria di indifferenza, se ne andò.

La morale di questa favola è che la volpe, incapace di raggiungere gli grappoli d’uva, si consolò disprezzandoli e dicendo a se stessa che non erano degni del suo desiderio. La lezione qui è sull’atteggiamento di chi non può ottenere qualcosa: invece di ammettere la propria incapacità, si tende a denigrare ciò che è fuori portata, per alleviare la delusione.